venerdì 2 agosto 2013

Va tutto bene, e se non va bene vuol dire che non è la fine.

E' da una settimana ormai che mi ripeto questa frase.
L'unica cosa positiva dell'essere tornata a casa assolutamente distrutta è che non ho mai fame.
Continuo a oscillare tra i 43 e i 43,5kg.
Mi sono anche comprata un paio di pantaloni da Pimkie taglia 38 - la soddisfazione di chiudere quei bottoni!
Ma la settimana prossima riparto, lavorerò sotto al sole per 8 ore al giorno e senza cibo temo di svenire ogni cinque minuti, dovrò ingurgitare qualcosa per forza...

Eppure continuo a sentire un vuoto terribile, il mio livello di attenzione sullo studio è pari a zero, non riesco a scrivere niente che non siano stupidi sfoghi.
Non pensavo che il Camp mi avrebbe sconvolta così, che avrebbe rotto ogni mia barriera.
Hanna prima di salutarmi mi ha detto di mettere in pratica ciò che ho imparato lì.
Cos'ho imparato?
A fidarmi delle persone, a sorridere più spesso, ad aiutare gli altri senza pensare a ciò che potrebbero pensare, a buttarmi nelle situazioni. A recidere questo fottutissimo cordone ombelicale che mi lega alla mia famiglia facendomi venire i sensi di colpa se non ci sono per loro. Che poi è il motivo per cui a 22 anni non sono ancora indipendente, fuori di casa, a costruirmi una vita solo mia.
So che devo iniziare a camminare con le mie gambe, e devo iniziare molto in fretta.

martedì 30 luglio 2013

Tristezza da rientro.

L'Harry Potter Summer Camp è stata una delle cose più fenomenali che io abbia mai fatto.
E' stata una settimana piena, ho conosciuto persone che mi hanno segnato profondamente, che mi hanno fatto capire cose e a cui ho potuto donare un po' di me. Allo stesso tempo, nell'ombra, in agguato, c'era la parte perfezionista di me che mi ha impedito di mangiare tutto, che mi ha fatto odiare il cibo, che mi ha detto che non sarò mai abbastanza altrimenti un ragazzo mi avrebbe invitata al ballo...

E adesso sono di nuovo a casa, con le solite problematiche, con le solite materie da studiare, con praticamente nessuno con cui condividere ogni cosa.

Di nuovo, sono tornata a casa e mi sono pesata: 43,4 kg.
Ottimo.

Però mi sembra di aver lasciato un po' di me tra le montagne biellesi, assieme a compagni di viaggio appena conosciuti, ragazzi e ragazze che se avessi potuto mi sarei portata a casa con me, assieme alle risate, agli abbracci, alle lacrime al momento di separarci.
Stare sveglie fino alle 3 raccontando stupidissime barzellette, aspettare che anche gli animatori andassero a letto per poi fermarsi a parlare anche con loro, Hanna che leggeva la mano e ti guardava come se ti conoscesse da sempre - ed è così, le passeggiate nel parco, urlare incantesimi, giocare a Quidditch.
Giorgia che ha trovato il coraggio di invitare Amedeo al ballo.
Francesca che alla fine ha messo il vestito lungo e si è tolta il peso di una vecchia relazione.
Amedeo che mi chiamava Adriana e abbracciava tutti.
Carlotta dolce e pucciosa con cui parlare di telefilm fino a tardissimo.
Roberta che non ne diceva una giusta, ma faceva ridere tutti, e non voleva mai mostrarsi debole.
Giulia che alla fine ha tirato fuori il coraggio e si è tolta la timidezza.
Noemi con cui condividere i problemi con il cibo.
E tutte le mie compagne di camerata, tutti gli animatori che si sono fatti in mille per rendere speciale questa esperienza.
Ma soprattutto Pier. Pier che mi ha rubato letteralmente il cuore. Che è la persona che mi manca di più. Che mi ha accolta il primo giorno con un sorriso, che insegnava Creature Magiche con un entusiasmo unico, la cui immaginazione è comparabile all'infinito, che ci faceva ascoltare musica meravigliosa, con cui ho parlato di un film che mi ha cambiato la vita, Cloud Atlas. Che mi ha fatto innamorare con il suo buonissimo profumo, che mi ha fatta piangere quando ha annunciato che forse l'anno prossimo non ci sarà, che mi ha messo il massimo all'esame e mi ha fatto promettere che l'anno prossimo ci sarò. Che mi ha stretta forte per salutarmi l'ultimo giorno e io cercavo di trattenere le lacrime, ma dovevo ringraziarlo e lui ha cercato di farmi ridere... Dopo poco era di nuovo vicino a me, per abbracciarmi di nuovo mentre non riuscivo più a smettere di piangere.

Pensavo che sarei riuscita a essere indipendente, a seguire i miei sogni senza affezionarmi ad altri, ho costruito scudi e barriere per allontanare chiunque. Vorrei vivere a Londra, pubblicare romanzi, vivere una vita che non ho ancora ben capito come sarà.
E invece ho bisogno di qualcuno con cui condividere ogni cosa. Non ho bisogno di un luogo, ma di persone. Ho bisogno di Isabella, di Sara, di Michela.
Ho bisogno di tutti quelli che ho conosciuto al Camp.
Ho bisogno di amare ed essere amata.
Forse in questo modo riuscirò ad eliminare una volta per tutte anche la repulsione per il cibo e per me stessa....

giovedì 18 luglio 2013

Estate.

La prima cosa che ho fatto questa mattina è stata pesarmi.
44,5 kg.
Sapevo che non sarei dimagrita, speravo di rimanere sui 43, ma temevo anche di ingrassare molto di più.
Ho ereditato il metabolismo veloce di mia mamma per fortuna...

10 giorni senza bilancia sono stati abbastanza pesanti. Vedere un sacco di corpi perfetti al mare è demoralizzante, così me ne stavo tanto sotto l'ombrellone e facevo lunghe passeggiate la mattina presto e la sera quando la gente in giro era poca.
Vedere i riflessi del sole sulle onde, i pesciolini che si spingono fino in riva, immergermi e sentirmi una sirenetta sono alcune cose che mi hanno fatto stare bene.

Oggi disfo la valigia e ne preparo un'altra.
Per una settimana mi rifugio nel mondo di Harry Potter, all'Harry Potter Summer Camp.
I libri mi ossessionano più della mia forma fisica.
Mi fa star male sapere di non poter leggere ogni libro presente sulla terra, non aver abbastanza tempo per mettere le mani e gli occhi su tutte le storie immaginate dagli scrittori più diversi. Quando sono triste vado in libreria e spendo un sacco di soldi in libri, vere e proprie abbuffate di libri che poi ammasso sulla scrivania e attendono di essere letti. Poi mi faccio una tabella di marcia con il tempo che ho per leggere ogni libro, finirli in fretta e così acquistarne altri.
Di solito ordino a me stessa di leggere tra le 50 e le 100 pagine al giorno.
Harry Potter è uno dei miei libri preferiti e se in questi giorni il cibo rimarrà un problema, almeno spero di potermi svagare un po'.

domenica 7 luglio 2013

Perfezione.

Ho iniziato a frequentare il mondo della danza classica quando avevo 4 anni.
Inizialmente era un gioco, amavo la mia insegnante. Ma poi sono iniziati gli esami, gli anni passavano, la mia prima insegnante se n'è andata, la pressione aumentava, finchè, a 15 anni hanno iniziato a dirmi che se volevo continuare ad essere la ballerina che fa tutte le prese dovevo dimagrire.
Quell'anno è stato terribile, sono stata bocciata, ho deciso di abbandonare la danza, anche se amo quell'arte con tutto il cuore.

Un altro avvenimento che mi ha plasmata è stato un incidente fatto in bici quando avevo 8 anni.
Sono caduta di testa, la mandibola si è lussata, ho subito in un anno due interventi e tre mesi di ospedale, da sola. Ero solo una bambina e mi sentivo così tremendamente sola. Oltretutto questo incidente mi ha fatta molto asimmetrica.
Due anni fa sono stata operata una terza volta. Hanno cercato di sistemarmi la bocca, mi hanno rifatto il mento, ma io continuo a vedermi come un quadro di Picasso.

E' da 6 anni che ho momenti in cui la fame semplicemente se ne va.
Mangio una mela, bevo tanta acqua, non ho bisogno di altro.
Quando ho mollato la danza pesavo 53 kg.
Penso che la mia insegnate sarebbe fiera di me ora vedendo che ne peso 43.

Il punto è, che non sono ancora perfetta. Ho le cosce troppo grosse, non mi piacciono le mie braccia, vorrei la pancia più piatta.
Sono già stata da una psicologa, e spesso mi rendo conto che questa mia ossessione per il cibo e le ossa non mi fa bene, ma non vedo altro modo.

Non sono mai arrivata a 40kg.
E questo ora è il mio obiettivo.

Oggi raggiungo mia mamma e mio fratello alla casa al mare e starò lì fino a fine mese, senza connessione, senza poter contare le calorie e controllare davvero ciò che mangio. Cercherò di fare tanto movimento...